Finiture Green

Ricerca di nuovi materiali e nuove finiture negli interni per aviazione, yacht e auto, per pezzi unici o edizioni limitate

Intervista a cura di Massimo Duroni

La progettazione e realizzazione degli interni per aerei, yacht e altri mezzi di trasporto di lusso rappresenta una sfida che richiede un alto livello di competenza tecnica e una profonda conoscenza dei materiali, delle loro resistenze e dei pesi. La capacità di selezionare con cura i materiali più adatti è fondamentale per garantire non solo estetica e comfort, ma anche funzionalità e sicurezza. Questo settore, inoltre, è regolato da normative estremamente rigide, che impongono standard elevati di qualità e sicurezza.

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In questo contesto, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare DTales, una giovane azienda della Brianza che ha saputo distinguersi per la sua capacità di coniugare queste competenze tecniche con una costante volontà di innovazione e ricerca, un unicum nel panorama del design di interni di lusso, offrendo soluzioni su misura capaci di soddisfare anche i clienti più esigenti.

Dove ci troviamo? Che azienda è DTales? Come è cominciata la vostra avventura?
DTales nasce nel 2013 nel garage di casa del suo fondatore, Oggi la sede produttiva è a Vimercate, città della provincia di Monza e Brianza. In DTales si curano internamente tutte le fasi dei diversi progetti, dal primo schizzo su carta fino alla consegna al cliente. DTales è caratterizzata dall’artigianalità delle sue realizzazioni, espressa attraverso una cura maniacale di materiali e di dettagli per ogni lavoro, che si tratti di un aereo privato o un pezzo unico destinato alla nautica.

Presumo che i suoi clienti siano molto esigenti, qual è il mercato di riferimento? Che metro di scelta adottano i suoi clienti? Lasciano a lei la possibilità di sviluppare finiture, le scegliete insieme oppure arrivano già con le idee chiare?
Il mercato di riferimento per DTales è l’aviazione privata e dal 2016 è certificata EN 9100, la certificazione di qualità del settore aerospace. Abbiamo sempre cercato di creare l’equilibrio perfetto tra il gusto estetico italiano, la tradizione artigiana e il talento per il design, coniugando i desideri dei clienti offrendo soluzioni frutto della nostra ricerca. Quello aeronautico è un mondo molto complesso perché vive di certificazioni, di test e di processi che devono rispondere a requisiti molto rigidi atti a garantire la sicurezza dei passeggeri.

Oltre alle indicazioni normative necessarie avete mai avuto richieste di elaborare finiture innovative? Che grado di personalizzazione vi chiedono?
Il mercato a cui ci rivolgiamo richiede una personalizzazione del prodotto estrema, per ottenere un risultato che sia caratterizzato dall’unicità. Questo fattore ci accompagna quotidianamente nella ricerca di materiali, abbinamenti degli stessi, lavorazioni e finiture che non siano comuni. Con le nostre lavorazioni cerchiamo di esaltare al massimo le caratteristiche dei materiali utilizzati, valorizzandoli nella loro naturalezza.

Qual è il peso della sostenibilità sulla scelta delle finiture?
La sostenibilità è diventata un aspetto di sempre maggior interesse anche nei mercati a cui ci rivolgiamo.
La finitura “poro aperto” ad esempio, porta a un’interessante riduzione di peso del componente, ottimizzando in maniera evidente il consumo di carburante. Lo sviluppo di questa finitura che rispondesse ai requisiti aeronautici è stato molto complesso, ma siamo riusciti con dedizione a creare un processo efficace.

Nella scelta dei colori vi avvalete di studi dedicati alle tendenze, guardate dove il mercato indirizza i propri gusti oppure la scelta è personale?
I nostri principali interlocutori sono gli studi di architettura a cui si affidano i clienti. Da loro e insieme a loro lavoriamo sulla scelta delle finiture, seguendo sia tendenze che necessità e richieste del cliente finale.

Quali sono i materiali che preferisce usare? Perchè?
Nel tempo abbiamo introdotto alternative al legno che riflettono la nostra attenzione alla sostenibilità e all’innovazione. Una di queste è ad esempio il karuun, materiale ricavato dalla palma da rattan e trattato in fogli, che ci consente una lavorazione simile all’impiallacciatura. Oppure ancora il newspaperwood ricavato dal riciclo dei quotidiani. Un altro materiale oggi molto richiesto è la paglia (paglia di segale tinta con coloranti naturali) che offre un effetto esteticamente attraente utilizzando un materiale povero e a basso impatto ambientale.
Tra le novità introdotte quest’anno nella nostra collezione ci sono i legni fossili, provenienti da “giacimenti” di legname millenario ritrovato sotto terra. Un materiale indubbiamente unico e esclusivo che evita l’abbattimento di alberi. Inoltre, stiamo osservando una crescente richiesta di fibre naturali come juta e lino nell’industria dello yachting, su cui mettiamo in mostra le nostre abilità in intarsio e finitura, trasformando materiali semplici in elementi di lusso esclusivo.

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