L’aspetto della sostenibilità è cruciale per la nostra azienda – spiega Tommaso Varuzza, della famiglia proprietaria di Ecom. Per noi, la sostenibilità non è solo il futuro, ma già il presente, poiché lavoriamo con grandi aziende, soprattutto estere, che hanno richieste molto stringenti. Riteniamo comunque che essere trasparenti e fornire informazioni chiare su questi aspetti sarà sempre più una richiesta delle nuove generazioni. Oltre all’utilizzo di materiali e processi ambientalmente sostenibili, scelta che ci ha portato a collaborare con Adler, recentemente abbiamo introdotto anche l’aspetto delle finiture particolari.
Negli ultimi anni, abbiamo lavorato allo sviluppo di nuovi prodotti per differenziarci sul mercato. Oltre alle finiture laccate e al tranciato di vero legno, che consideriamo prodotti base sempre richiesti, da almeno 7-8 anni siamo entrati nel mercato tedesco grazie ai nostri prodotti che si distinguono per l’aspetto materico del pannello, con caratteristiche tipiche della produzione industriale. Questi pannelli presentano finiture ripetibili e certificabili secondo le principali normative (resistenza a prodotti di pulizia, oli, grassi, caffè e altro), in particolare perché i nostri principali clienti sono produttori di cucine».

Ecom è un’azienda con sede a Prata di Pordenone, situata in una delle aree a maggiore vocazione mobiliera. Si trova al centro di una filiera di piccole e medie aziende terziste, caratterizzate da un’elevata specializzazione, che rappresenta il vero punto di forza di questa operosa zona del nord Italia. Questa rete di aziende altamente specializzate consente a Ecom di fornire finiture per pannelli di altissima qualità, soddisfacendo le richieste di una clientela finale particolarmente esigente.
«Alcune delle finiture particolari sono sviluppate direttamente da noi – prosegue Tommaso Varuzza – come ad esempio l’effetto cemento, cosa che ci consente di proporre al cliente pannelli di grandi dimensioni che possono essere tagliati direttamente in produzione».

La necessità di proporre nuove finiture con accentuate caratteristiche materiche, che stimolano la sensibilità dei clienti, ha creato i presupposti di una forte collaborazione con Adler, che ha sempre perseguito una politica di proposte di finiture a basso impatto ambientale (principalmente vernici all’acqua) pur proponendo sempre nuovi effetti.

«Rispetto ad altri tipi di finiture che non utilizzano vernici, come carte o laminati – spiega Tommaso Varuzza – siamo in grado di innovare e sviluppare nuove soluzioni, facendo ricerca su effetti come cemento, ruggine o “craquelè” per attualizzarli. Essendo un’azienda dinamica, per noi è fondamentale seguire le tendenze e proporre ogni anno ai nostri clienti superfici con effetti sempre nuovi e sorprendenti, senza però dimenticare la nostra vocazione industriale. Questa flessibilità ci permette di servire produttori di arredi contract, negozi, hotel e ristoranti».

La visita dello showroom ci consente di vedere le numerose e differenti finiture che si possono ottenere senza tralasciare l’aspetto della sostenibilità: la linea materica, ad esempio, comprende finiture molto interessanti al tatto, e originali. Finiture ed effetti dall’aspetto artigianale ma realizzati con processi industrializzati che ne permettono ripetitività e un’alta produttività.
I legni naturali, ossia fogli di tranciato delle principali essenze, vengono incollati su pannelli generalmente certificati FSC o PEFC. In alternativa, dato che i principali clienti sono costruttori di cucine, si utilizzano pannelli idrorepellenti. Successivamente, i pannelli vengono verniciati seguendo l’attuale tendenza di mantenere l’aspetto naturale, con finiture estremamente opache che preservano al tatto tutta la matericità delle venature. La vernice utilizzata è a base d’acqua e l’offerta di Adler comprende anche una gamma di prodotti con un’elevata percentuale di materie prime provenienti da fonti rinnovabili.

«Quando ci vengono richieste finiture laccate e colorate – conclude Tommaso Varuzza – possiamo offrire lavorazioni realizzate con impianti di ultima generazione, che utilizzano la tecnologia di polimerizzazione con lampade a eccimeri. Questa tecnologia, oltre a garantire una finitura opaca, dona alla superficie un particolare aspetto vellutato. Nonostante ciò, continuano ad esserci richieste anche per le finiture lucide. Le ante dei mobili devono essere piacevoli al tatto, quindi se la sensazione è vellutata piace di più. Mentre la finitura lucida, invece, dà un po’ più la sensazione di freddo. Ciò non toglie che all’estero ci siano mercati, come quello inglese, dove viene apprezzata maggiormente la finitura lucida».