Le nuove stazioni della metropolitana di Roma della linea A sono rivestite con le lamiere preverniciate e stampate digitalmente di Cromatica Marcegaglia, il brand del grande gruppo italiano, che consente di personalizzare le superfici di acciaio preverniciato.
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Il progetto delle stazioni, coordinato dall’architetto Davide Bruno, nasce dalla volontà di riqualificare le stazioni della linea A, in occasione del Giubileo del 2025. La prima stazione, inaugurata il 18 dicembre 2024, è la stazione Spagna, che si trova a poche decine di metri dalla piazza omonima. Cantieri in dirittura d’arrivo per le stazioni Ottaviano e Cipro e a seguire proseguiranno i lavori di restyling delle altre stazioni (in tutto saranno 26).
Le lamiere Cromatica Marcegaglia rivestono le pareti dei passaggi di accesso ai tornelli, degli accessi alle banchine e quelle delle banchine stesse. La versatilità della tecnologia di stampa digitale applicata alle lamiere consente di determinare delle grafiche e colori differenti in base allo spazio, al posizionamento e alla illuminazione disponibile. La valorizzazione delle stazioni ha richiesto un’imponente opera di riqualificazione, non solo decorativa, e prevede di caratterizzare gli ambienti di ogni fermata in base alla zona di riferimento nella città di Roma. Il Sindaco di Roma Gualtieri, che ha inaugurato la stazione Spagna, ritiene importante che non ci sia discontinuità tra l’esterno e l’interno.
Nella stazione Spagna sulle pareti delle scale d’accesso alle banchine è stata usata una grafica con sfondo bianco e motivi di colori pastello, che evoca un carattere fresco e luminoso, mentre le pareti delle banchine di attesa dei treni sono caratterizzate da uno sfondo color ottone che conferisce eleganza. La particolarità di questo rivestimento è data dalla tenuta dei colori, che potrebbero essere impiegati anche in ambiente esterno, e dalla resistenza alle sollecitazioni del passaggio continuo del pubblico che usa la metropolitana.
La superficie diventa così occasione per progettare la riqualificazione della singola stazione, pur mantenendo l’armonia e continuità tra le soluzioni adottate negli spazi e nei passaggi di accesso.