Superfici “smaltate” con le vernici in polvere di Adapta Color...
Leggi tuttoA risolvere il problema dell’eccessivo consumo di acqua pura nell’industria del calcestruzzo e delle costruzioni ci sta lavorando Giangavino Maresu, insieme ad altri soci fondatori, con la sua startup nata nel 2017 che oggi gestisce tre marchi: Milk Brick, calcestruzzo prefabbricato, milk concrete, calcestruzzo preconfezionato e Milk Ceramic, calcestruzzo per il design.
«Nel 2023 avremmo dovuto cederla a multinazionali di settore ma così non è stato. Lo scorso agosto abbiamo concesso la prima licenza produttiva dei Milk Brick alla Cermal di Alghero, azienda di manufatti prefabbricati del Nord Sardegna» spiega il ceo Maresu.
Nella sua visione futura c’è la costituzione di un gruppo produttivo dedicato all’impatto idrico zero. Un modello di economia circolare, scalabile e innovativo, che migliora le prestazioni di sostenibilità dei prodotti e dei processi.
Il concetto è valorizzare il latte di scarto dell’industria casearia e utilizzarlo come acqua pura nei processi produttivi del calcestruzzo.
Nel processo di caseificazione, di tutto il latte che viene lavorato, solamente il 12% si trasforma in formaggio, mentre l’88% è scarto industriale. Il latte di scarto rappresenta un costo giornaliero di smaltimento per tutta l’industria casearia mondiale che ogni anno ne genera milioni di metri cubi.
«Di fatto, l’acqua estratta dal latte di scarto, certificata e resa idonea per l’utilizzo nella produzione di calcestruzzo, diventa materia prima secondaria» spiega Maresu.
Ad oggi in gamma ci sono tre prodotti che spaziano da isolanti termici per murature e tramezzature (Milk Brick), il calcestruzzo pre-confezionato a impatto idrico zero per uso strutturale e non, e infine Milk Ceramic, prodotto concepito per il mercato dei rivestimenti di design. «Abbiamo sviluppato un nuovo tipo di ceramica eliminando i forni di cottura dal processo produttivo, abbattendo emissioni e costi energetici. Tutte le nostre ceramiche sono personalizzabili per biscotto ceramico e per finitura cromatica, rigorosamente fatte a mano, ogni singolo pezzo è unico al mondo».
Milk Brick e Milk Concrete danno la possibilità al progettista di ridurre gli impatti ambientali e migliorare le prestazioni di sostenibilità nel costruito, con l’impatto idrico zero. «Per le finiture di Milk Ceramic abbiamo dedicato molto tempo alla ricerca della bellezza, ispirandoci ai colori e alla tradizione della Sardegna, componendo una cartella fatta di colorazioni a tinta unica e sfumati fatti a mano con centinaia di gamme cromatiche disponibili».
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