Finiture Green

Vernici in polvere: un valore aggiunto nelle mani dei progettisti

Francesca Motta

L’evocazione di metalli ossidati sulle superfici grazie a differenti tecnologie aggira i limiti dei materiali originari, spesso con migliori prestazioni tecniche e risultati estetici di alto livello.

La verniciatura in generale e quella a polvere in particolare è sempre più presente sulle facciate degli edifici caratterizzati da elementi di metallo come travi a vista, profili, schermature e, in generale, elementi decorativi. Si tratta di una scelta prettamente legata alle prestazioni: i trattamenti e la verniciatura di componenti metalliche prevedono infatti diverse fasi tecniche specifiche – ad esempio un’accurata preparazione delle superfici e specifici trattamenti anticorrosivi – in grado di garantire standard qualitativi elevati, in particolare in esterno, dove le condizioni atmosferiche, lo smog e il sole incidono fortemente sulla durabilità.
Da anni, le vernici in polvere che sono sempre state considerate un rivestimento prettamente tecnico, sono in grado di unire alle prestazioni anche effetti estetici dal gusto contemporaneo; non è più così raro vedere costruzioni con finiture effetto corten, rame, verderame, o altri effetti ossidati, realizzate proprio con questa tipologia di vernici.
Le stesse aziende produttrici hanno da tempo compreso che limitarsi solo alle prestazioni tecniche non avrebbe dato valore aggiunto a questi prodotti di ampio consumo. I reparti di ricerca e sviluppo si sono orientati verso l’imitazione di un materiale come il rame e l’ottone, cercando di andare oltre i limiti della materia originale. Chi ha utilizzato in un progetto l’acciaio Cor-ten saprà che questo materiale, se posto a contatto con ristagni di acqua, in ambienti con cloruri o presenza di acqua di mare, non riesce a formare quel film protettivo passivante che lo rende resistente e lo preserva dalla corrosione. La conseguenza è che, nel giro di pochi mesi, il dilavamento dalla patina passivante inorganica che si forma sulla superficie dove posa la lastra di Cor-ten, provoca macchie di ruggine sulle superfici sottostanti, con conseguente necessità di un intervento che – solo nel migliore dei casi – prevede la pulitura ciclica della superficie rovinata.
Saper gestire e conoscere queste finiture, diventa un valore aggiunto per i progettisti che ricercano soluzioni tecniche e estetiche di impatto, ma soprattutto durevoli nel tempo. Le vernici in polvere combinano scelte rispettose per l’ambiente e economicamente adeguate, non solo nella fase produttiva ma anche in quella manutentiva evitando problemi legati all’ossidazione dei materiali originari che, per loro costituzione, degradano nel tempo. Un altro fattore importante che orienta nella scelta di queste finiture è dato dalla possibilità di applicarle su materiali leggeri, come l’alluminio, caratteristica che permette il controllo di pesi e, di conseguenza, l’adattabilità in determinati contesti.
La nuova sede inglese di Microsoft ad Atherstone (fig. 1), in Inghilterra, è un esempio di come si possono utilizzare, con successo estetico e funzionale, questa tipologia di effetti.

I progettisti – lo studio con base a Londra LOM Architecture and Design che hanno lavorato con un gruppo di aziende partner – hanno puntato su una finitura a polvere effetto verde rame (fig. 2), donando carattere all’edificio, pur mantenendo una perfetta sintonia con l’ambiente rurale circostante e la professione creativa e artistica degli occupanti (figg. 3-5). I locali sono infatti il quartier generale e lo studio di progettazione di Rare, società di Microsoft dedicata allo sviluppo di videogiochi per X-box.
L’edificio è un grande fienile con pannelli in legno, montanti e travi a vista. Per creare un contrasto deciso con il legno, i progettisti hanno selezionato per la schermatura solare e le persiane la finitura Copper Mine – realizzata dal terzista inglese Powdertech – che dona l’effetto del rame patinato – più comunemente conosciuto come verderame. In totale il terzista ha pretrattato e rivestito 475 metri lineari di profili da 170 millimetri.
Copper Mine è una finitura strutturata che dona una piacevole variazione di tonalità man mano che la luce solare colpisce la sua superficie. I vantaggi di questo rivestimento in polvere sono svariati: dalla finitura particolare ottenuta attraverso l’utilizzo di un sistema di resine poliestere, alla protezione dalla corrosione e resistenza agli agenti atmosferici all’eccellente durata e stabilità del colore fino alla finitura tattile, con un risultato non scontato per le vernici in polvere.

Informazioni tecniche:
L’azienda terzista che ha eseguito i lavori è la Powdertech Corby (UK), specialista nella verniciatura a polvere di metalli architettonici quali alluminio, acciaio zincato e acciaio.
Nello specifico, i trattamenti che ha eseguito sono:
• Pretrattamento: titanio zirconio, 6 fasi, chrome-free.
• Temperatura di polimerizzazione del rivestimento in polvere: 200 gradi C° per 10 minuti.
• 2 strati.
Le vernici in polvere sono approvate Qualicoat classe 2 – e conformi alle specifiche BS EN12206-1 e Qualicoat.

Info utili:
Le aziende di vernici in polvere per l’architettura che hanno in catalogo effetti che evocano l’ossidazione di leghe e metalli sono, in ordine alfabetico: Adapta, AkzoNobel, Axalta, PPG, Tiger.
Adapta, azienda con sede a Benicarlò in Spagna, ha in gamma un’ampissima proposta di finiture sia ad effetto ossidato, con la collezione Patina, sia ad effetto anodizzato, con la gamma Metal Vivendi Collection.
In Italia, la rete di terzisti a cui rivolgersi per l’applicazione è consultabile su www.anver.org

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